Secondo Atlante Sanità, il database sanitario che conta oltre 1,3 milioni di operatori, in Italia ci sono 44.513 medici di base. Ogni cittadino ha il diritto di cambiare il proprio, in qualsiasi momento. Che sia perché è venuta a mancare la fiducia nel proprio medico o per un trasferimento in un’altra città – non necessariamente accompagnato dal cambio di residenza – è possibile richiedere un nuovo medico della mutua.
Come cambiare il medico di base rimanendo nella stessa città?
Al momento dell’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, di solito nel comune di residenza, viene scelto il medico di base. Tale scelta ha validità annuale ma, di norma, il rinnovo avviene automaticamente se nessuna delle due parti ha qualcosa da obiettare. Sia il medico della mutua che il pediatra, per i figli piccoli, viene scelto di persona agli uffici dell’Asl di competenza oppure via Internet. Durante questa fase è necessario avere con sé un documento di identità, la tessera sanitarie ed un certificato di residenza o la dichiarazione sostitutiva.
Nel caso in cui il cittadino dovesse riscontrare la necessità di cambiare il proprio medico di base, lo può fare via Internet – sul sito della Regione di competenza, grazie alla nuova tessera sanitaria – oppure recandosi allo sportello di scelta-revoca dell’Asl di competenza, dove sceglierà il nuovo medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, purché il medico non abbia raggiunto il numero massimo di assistiti consentito.
Come cambiare il medico di base in un’altra città?
Se un cittadino, per motivi di lavoro, di studio o di salute deve spostarsi in un’altra città per un periodo superiore ai tre mesi, pur non modificando la residenza, può cambiare il medico di base per avere l’opportuna assistenza sanitaria. Generalmente è necessario presentare un documento di identità valido, la tessera sanitaria e compilare un’autocertificazione in cui si dichiara:
tipo di contratto di lavoro ed azienda per la quale si presta servizio, se per motivi di lavoro;
scuola o università frequentata, se per motivi di studio;
motivo per il quale è stato trasferito in quella città dal medico specialista e periodo di permanenza, se per motivi di salute.
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