Esercizio fisico e longevità della vita

Secondo uno studio condotto in Gran Bretagna,
l’esercizio fisico riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e tumori. A dirlo è un gruppo di ricercatori di Cambridge che ha valutato per otto anni i livelli di attività di uomini e donne che all’inizio dello studio avevano tra i 40 e gli 80 anni.
A differenza di altre ricerche, che si soffermano soprattutto sull’efficacia dell’attività fisica in alcuni momenti della vita degli individui, questa invece valuta il rapporto tra attività motoria e longevità di uomini e donne di mezza età e anziani.
Lo studio
La ricerca ha coinvolto
14.599 partecipanti e, dopo i primi 8 anni, sono iniziati i monitoraggi. Durante questo periodo sono deceduti 3.148 partecipanti, di cui 950 per malattie cardiovascolari e 1.091 per cancro. I dettagli dello studio sono disponibili su
Quotidiano Sanità, ciò che qui però ci interessa sottolineare è che il passaggio da una vita sedentaria ad una più attiva (con 150 minuti a settimana almeno di esercizio motorio) è associato a una riduzione del rischio di morte per
- Qualunque causa nel 24% dei casi
- Malattie cardiovascolari nel 29%
- Per cancro nell’11%.
A livello della popolazione, i ricercatori hanno calcolato che almeno
150 minuti a settimana di attività fisica a intensità moderata potrebbero prevenire il 46% dei decessi associati all’inattività fisica.
I numeri di Atlante Sanità
Dalla ricerca emergono due aree patologiche che, come è emerso, sono ricollegabili all’attività fisica: le malattie cardiovascolari e i tumori. Come sempre, affidandoci ad
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Autore:
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