Così è scritto sulla campagna presentata a Bari in segno di protesta contro la mancanza di ricambio generazione in medicina. La campagna, di forte impatto, ritrae due medici, un uomo e una donna, molto anziani e con il camice; una forma di protesta dell’Ordine del Medici di Bari già partita e rilanciata anche sulle pagine Facebook e Twitter della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Oedini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
“Le Giornate di approfondimento sulla formazione del medico, ormai appuntamento fisso per Bari, cadono quest’anno in un momento drammatico per il futuro della nostra professione – afferma il presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli -: il bando per il Concorso per le Scuole di Specializzazione sta subendo ritardi inaccettabili; il Regolamento per l’accreditamento delle scuole è contestato da più parti; il numero delle borse per le scuole e degli accessi al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale è insufficiente. Focus sull’Ecm, quindi, ma senza chiudere gli occhi su questa situazione insostenibile”.
“Se continuiamo di questo passo, per la prossima campagna i nostri Ordini si troveranno a fotografare camici vuoti, senza medici – osserva Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo -. Sono anni che chiediamo ai Governi di intervenire, lanciando allarmi, sempre inascoltati, sul futuro della nostra professione. Lo abbiamo detto pacatamente nelle sedi opportune, dati e proiezioni alla mano; lo abbiamo ripetuto con mozioni, appelli, comunicati; lo abbiamo gridato nelle piazze: nel prossimo futuro, ma questo futuro è già il presente, la gran parte dei medici di medicina generale e degli specialisti, quelli dei tempi della “pletora medica”, andranno in pensione e noi non abbiamo abbastanza colleghi opportunamente formati per sostituirli”.
Ma quanti sono i medici a Bari? Atlante Sanità, il database con più di 1,3 milioni di anagrafiche, conta nella città 8.401 medici di cui 1.398 medici di medicina generale, 229 pediatri di libera scelta e 3.786 ospedalieri. Come cambieranno questi numeri fra 10 anni?
Fonte: Quotidiano Sanità