Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina.
Si può avere l’idea più innovativa al mondo, si può scoprire la cura per una malattia rara o si può creare uno strumento in grado di teletrasportarci da un polo all’altro del pianeta, ma se non si è in grado di far conoscere ciò che è stato prodotto, ogni sforzo risulterà inutile.
La comunicazione è quindi uno strumento fondamentale sia nella vita personale che in quella lavorativa. Si tratta però di un’arma a doppio taglio: bisogna sapere come comunicare per evitare di trasmettere il messaggio sbagliato o non essere efficaci.
Il periodo socio-culturale nel quale viviamo ha cambiato molto il modo di comunicare: internet, in particolare, è ormai alla portata di tutti tanto che, secondo Audiweb, oltre 30.000.000 di italiani sono “online” ogni mese. E i professionisti della salute? Anche loro fanno parte di questa categoria: la comunicazione si sta trasformando, da face to face a digital.
Ipotizziamo che un’azienda debba informare i medici di medicina generale di un suo prodotto in lancio; in Italia ci sono 44.539 medici di base (fonte: Atlante Sanità, la più grande banca dati di professionisti della salute) e arrivare a tutti attraverso la comunicazione tradizionale sarebbe impossibile. La comunicazione digitale supera questo problema consentendo all’azienda di raggiungere il suo intero target facilmente e in poco tempo. Quello che l’azienda deve fare è definire a chi indirizzare la comunicazione e adattare il messaggio al target prescelto. Per farlo si sfrutta il Content management che consente di modulare i contenuti a disposizione al singolo destinatario, alla strategia comunicativa o al periodo del progetto. Ma come può l’azienda avere tutte queste informazioni? Basta rivolgersi a PKE che ha già l’attenzione del medico di cui conosce specializzazione, ruolo, esperienze, interessi professionali, abitudini di interazione con il web, ecc. Grazie al servizio High Profiling, PKE è in grado di sfruttare al meglio queste informazioni: moderni strumenti e tecnologie consentono di mappare le interazioni che il professionista della salute ha con il contenuto ricevuto permettendo di costruire, in forma anonima e aggregata, profili di interesse per le aziende. In questo modo è possibile individuare chi fra i quasi 45.000 medici di base è realmente interessato a ricevere informazioni relative al prodotto che l’azienda sta lanciando.
Oltre a definire il target, sono tanti altri i fattori da tener conto quando si vuole iniziare una nuova campagna comunicativa digitale: dalla temporalità delle azioni, la preferenza del contenuto, il tipo di canale fino alla geolocalizzazione; è importante sfruttare al meglio tutte le potenzialità che questo strumento ha affidandosi a società che si occupano di comunicazione digitale quotidianamente.
E poi chissà, forse un giorno, dopo questi consigli, anche le anatre inizieranno a schiamazzare.
Autore:
PKE Group
PKE è una società nata da DS Medigroup, costituita per gestire i data base delle professioni e la creazione di comunità profilate sulla rete Internet. Obiettivo di PKE è accompagnare le Istituzioni e gli Enti privati nella corretta gestione dei dati e nell’approfondita conoscenza delle diverse professioni, nell’analisi delle competenze specifiche di ciascuna disciplina, nelle valutazioni dei loro fabbisogni formativi ed informativi, nella definizione strategica degli strumenti di comunicazione (informazione e formazione) e nella loro completa implementazione.
Dopo tre anni di interruzione a causa della pandemia, tornerà a tenersi in presenza, dall’11 al 13 maggio, a Bologna, la ventiduesima edizione di Exposanità, la mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza.
Il 12 aprile, il Consiglio Superiore della Sanità ha pubblicato un documento che ha come temi portanti l’importanza dell’utilizzo dei sistemi di Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence, AI nell’acronimo inglese) come strumento di supporto ai processi diagnostici e la necessità, per il nostro paese, di intraprendere un percorso che porti ad implementarne l’utilizzo.