Al rientro dalle vacanze il tema principalmente trattato è quello delle vaccinazioni obbligatorie: entro il 10 settembre e il 31 ottobre dovrà essere confermata la documentazione necessaria per l’accesso, rispettivamente, a nidi e materne e alle scuole dell’obbligo, fino al secondo anno delle superiori. A dare conferma di questo è Valeria Fedeli, titolare della Pubblica Istruzione, la quale si dice ottimista riguardo la diffusione di una maggiore consapevolezza sul valore della cultura vaccinale e preoccupata rispetto tempi e condizioni burocratiche. A tal proposito stanno lavorando uffici scolastici regionali e provinciali con gli enti locali e il servizio sanitario nazionale per facilitare ai genitori l’acquisizione della documentazione.
Parallelamente, in seguito al caso dell’ostetrica di Senigallia infetta da morbillo, si parla anche dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari. In Italia ci sono 13.610 ostetrici, 423.447 infermieri e 27.864 pediatri e neonatologi (fonte: Atlante Sanità, il Data Base che comprende oltre 1,3 milioni di anagrafiche dei professionisti della salute) e queste sono solo alcune delle figure che maggiormente si interfacciano con neonati e bambini, ma tutti i pazienti vanno tutelati e non solo: «serve una legge che estenda l’obbligo della vaccinazione anche a tutto il personale sanitario. Non possiamo trovarci a dover commentare situazioni che rappresentano un rischio non solo per tutti i pazienti che si affidano al nostro sistema sanitario ma anche per gli operatori che in questo modo non possono lavorare con serenità», afferma il coordinatore della Sanità Federico Gelli.
Fonte: Ilsole24ore