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Tumore alla vescica: 5.600 nuovi casi nelle donne

Tumore alla vescica: 5.600 nuovi casi nelle donneSono 57 mila le donne, in Italia, colpite dal tumore alla vescica, contro 212.000 uomini; in totale 269.000 casi registrati da Airtum, Associazione Italiana Registro Tumori, ma solo nel 2018 sono attese, fra le donne, circa 5.600 nuove diagnosi.

Il dato è strettamente collegato al consumo di sigarette: le donne fumatrici hanno infatti un rischio di contrarre la malattia 4-5 volte superiore rispetto alle donne non fumatrici.

Oltre ai numeri, a preoccupare sono le difficoltà di diagnosi precoce del tumore alla vescica. I sintomi della malattia sono infatti “subdoli”: cistiti emorragiche e aumento della frequenza urinaria da urgenza. Una diagnosi precoce, come spesso accade, potrebbe significare un migliore stile di vita per la donna e opzioni di cura più lievi, in modo da evitare terapie demolitive con asportazione dell’organo e dei linfonodi intaccati da malattia.

Maggiori informazioni sono disponibili su Quotidiano Sanità.

Dove curarsi?

Ora, come scegliere la migliore struttura ospedaliera a cui rivolgersi se si dovesse avere un tumore alla vescica? Trovare questa informazione può non essere semplice, ci si affida al passaparola, al consiglio del medico, all’esperienza personale, ecc. Una alternativa è invece Oncoguida, il portale online che comprende tutte le strutture che trattano le diverse patologie oncologiche e le classifica sulla base del numero di interventi svolti. I dati utilizzati per la classificazione dei “centri ad alto volume di attività di chirurgia oncologica” si basano sulle schede di dimissione ospedaliera del Ministero della Salute del 2016.

Dunque, a quali strutture rivolgersi per trattare il tumore alla vescica? I primi tre centri per affidabilità (secondo le Sdo 2016) si trovano a Firenze, Bologna e Torino. Per sapere quali sono tutte le strutture e il numero di interventi che eseguono, visita la pagina.

Oncoguida: il servizio di Mappatura

Oncoguida nasce dall'esperienza di PKE che da anni studia, con l’ausilio del PNE – Programma Nazionale Esiti e di CIDICS (Centro Italiano per la Documentazione, Informazione e Codifica in Sanità) il sistema di classificazione in uso al SSN.

Grazie alla relazione con le strutture sanitarie e ad Atlante Sanità, il database della sanità italiana che comprende oltre 1,4 milioni di anagrafiche di professionisti della salute, PKE è in grado di realizzare il servizio di mappatura al fine di indicare agli stakeholder della Sanità quali sono le strutture sanitarie, i reparti e la loro composizione (apicali di struttura, primario, dirigenti medici) che realizzano il sistema di diagnosi e cura nel nostro Paese.

Il servizio mappatura, unitamente al servizio di analisi ECM, consente di poter definire con estrema cura il board scientifico e identificare gli influencer di ogni area terapeutica, di ogni patologia, di ogni procedura chirurgica.
 
Autore:

PKE Group

PKE è una società nata da DS Medigroup, costituita per gestire i data base delle professioni e la creazione di comunità profilate sulla rete Internet.
Obiettivo di PKE è accompagnare le Istituzioni e gli Enti privati nella corretta gestione dei dati e nell’approfondita conoscenza delle diverse professioni, nell’analisi delle competenze specifiche di ciascuna disciplina, nelle valutazioni dei loro fabbisogni formativi ed informativi, nella definizione strategica degli strumenti di comunicazione (informazione e formazione) e nella loro completa implementazione.

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